domenica 25 febbraio 2007

Un anno fa, il deserto

1 anno fa, oggi, partivamo per Tamanrasset. La mia prima esperienza di deserto, anzi di più, di Taiso nel deserto. Un'esperienza che desideravo intensamente, il mio regalo per i miei 40 anni, e molte, moltissime altre cose...
Qualcuna è già da tempo nella rete:
Alcune fotografie e la mia composizione

Tutte le altre, stanno ancora nelle nostre teste e nei nostri cuori, incredibilmente vive ad un anno di distanza.
Nel deserto, tornare. Mal di sabbia....

venerdì 23 febbraio 2007

Origami per cani!

Nooooooo.... non ci posso credere, ma è vero!!!
http://deiezionicanine.splinder.com/post/7008595

(adoro il fascino perverso delle cose inutili...!)

ZenaCamp

Eh, stavolta non si può non esserci, non ci sono scuse!!
http://barcamp.org/ZenaCamp

mi intriga la faccenda, dopo l'"assaggio" dell'anno scorso... vedremo, la curiosità la fa da padrona!!

giovedì 22 febbraio 2007

Un Professore, un Uomo

Una di quelle persone che -senza retorica- scopri subito di avere il piacere di conoscere, di aver frequentato, per un po', anche se solo nel classico ruolo di "studentessa".
Il mio primo ricordo di lui: prima lezione del corso di Filosofia Morale, ottobre 1984.
Arriva, osserva la platea, si presenta e inizia a spiegare la differenza fra "etica" e "morale". Probabilmente, un suo cavallo di battaglia per studenti di Filosofia alle prime armi. La spiegazione dura non più di tre minuti. Pausa. Ci guarda, ci prende in giro: "Adesso sarei veramente curioso di sapere cosa state scrivendo, ma che appunti prendete? Qualcuno mi legga cosa ha scritto...". Risatine di imbarazzo, lui serio ma divertito, ci ha spiazzati...
Mi piacque molto, proprio il suo modo di fare. Uno dei pochissimi che, dopo anni, anche se non sapeva esattamente tu chi fossi, ti salutava cordialmente per strada, come un amico.

Il nostro ultimo contatto, via SMS e via mail.
Avrei voluto frequentarti di più, Flavio, oggi sono una dei tanti che lo sta dicendo o pensando, e credo sia il più bel pensiero alla tua memoria.

Grazie di essere stato con noi, torna presto.

Ciao Professore

domenica 18 febbraio 2007

Watsu

Stamattina, nuovo incontro con lo Water-Shiatzu, il primo circa due anni fa.
Affascinante, senza il minimo dubbio. L'acqua è sempre un elemento magico, inutile dirlo...
Percorso possibile? Tutto lo è, se lo senti...
Non forzare, lasciarsi andare, affidarsi a qualcuno, ma anche al tempo, allo spazio, a quello che verrà, se lo si lascerà fare... imparare, imparare!
Per ora lo metto qua, poi, chissà!

venerdì 16 febbraio 2007

To B-)

sì, in incognito... ma sono certa ti riconoscerai!
"e sii meno ermetica sul blog!", è stato il tuo ultimo commento...
Hai ragione, naturalmente. Ma ti avevo avvertito, qui scrivo per me. Lo dico a pochissimi, e ancora molti non lo sanno (e mi odieranno, per questo!).
Ma tu ci sei, fin da subito, non fare finta che non l'avevi capito... ;-P
Sto cercando di superare l'imbarazzo, ho trovato vecchi files di pensieri e molti scritti nei miei diari e sto meditando di metterli qui, non so bene che forma dargli, ma qualcosa verrà fuori!

Non era questo che volevo dirti, però... il messaggio è: non è indispensabile la presenza fisica (anche se importantissima!), è bello anche solo un tuo pensiero, grazie di esserci!

Ciao P!

To Hugh Field

"Raccontami di te", mi scrivi, un bel po' di tempo fa.
Non avresti potuto mettermi più in crisi, sai?
Ho troppe cose da raccontarti, ho voglia di farlo, e così... cade un'altra goccia nel bicchiere del "perchè no?".
Vedi, l'ho fatto davvero.
E ci sei dentro, sì, anche tu, proprio tu che non mi avevi mai detto che hai un sito, una roba sul web, insomma. Difatto, ancora non lo so!
Questo post non annulla la mia promessa di scriverti tradizionale, la bella carta e la busta, la penna "giusta", l'ispirazione necessaria... come quando avevamo 10 anni, circa, eh!
Ma abbiamo passato i fatidici 40, e non abbiamo potuto resistere agli stimoli tecnologici... ti confesso che mi sento molto a mio agio, qua dentro, saranno gli anni e le ore passati insieme ad un "pc"... (sigh!).
Così, potrai stare un po' con me, tutte le volte che lo desidererai, anche da laggiù, o da lassù, quando preferisci il Grande Freddo Artico... da buon Siciliano!!
Chissà che effetto ti farà, come vorrei vedere la tua faccia, adesso, mentre leggi qui...
Mi accontenterò di sentirti, quando vorrai.
Meraviglioso cugino, sei unico e speciale, ti voglio bene. M.

venerdì 9 febbraio 2007

il tormento

in effetti, mi sa che un po' ti piace, piccola masochista che sai di esserlo...
Giusto che ieri sera si parlava di "emozioni"... e questa, la sapresti portare in scena? difficile, eh!
Però perchè è così facile, invece, scatenarla-anche-se-non-è-il-caso?????????
Voglio un Antidoto, un woodoo, una lobotomia specifica, voglio.... uffa, però!

Vorrei poter gridare forte, come nel deserto, già, proprio qui, dove sono ora!!
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

(nonserve a granchè, vabbè!).

martedì 6 febbraio 2007

Wonder Woman

«Qui parle dans mon dos, parle à mon cul.»
Cecile Duflot, segretaria dei Verdi francesi.

l'articolo originale su Liberatiòn, in francese


Tradotto nella rivista Internazionale, 678 | 2/8 febbraio 2007

Omaggio al GURU

Non avrebbe cagionato effetti perpetui e ne avrebbe mantenuto un ricordo di ragionevole giustificabilità, ma si ritrasse.
Accadde prima dell’ultimo minuto e ci sarebbe stato tutto il tempo per attuare quell’antico progetto.
Come gli apparve strana la mancanza di ripensamenti! Eppure sarebbe stato ancora in tempo.
Forse fu proprio questo che lo convinse alla decisione nella forma inappellabile, estrema, quella che reca il fascino del non ritorno, anche se ultima non avrebbe potuto proprio considerarla per quella maledettamente percepibile eccedenza di margini.
Avrebbe avuto coscienza solo più tardi di essere stato, anche in quell’occasione, vittima di quella che amava definire “romantica etica che affonda le sue estetizzanti radici nel mito” e se ne sarebbe rammaricato fino a provarne un sentimento acuto di profonda delusione.
La delusione impregna, lo sapeva, e non sarebbe stata quella la prima volta che se ne sarebbe sentito madido.
Svanì pertanto.
Svaporò l’occasione, che occasione non era per causa di quell’accurata, maniacalmente studiata preparazione.
Tutto perfetto. Tutto inutilmente perfetto.
Era stato magnifico attendere alla progettazione delle concause che in sincronia assoluta avrebbero realizzato le condizioni di attuabilità e quindi di conseguimento dello scopo…, quello ben noto, quello di sempre. Quanta arguzia, quanto calcolo del rischio, quanto amore del dettaglio nell’analisi dello spettro delle possibilità…
C’era stato un misto di partecipazione e di distacco, di fermezza nel proposito e di divagazione spesso fluttuante e ondivaga, ma selettiva nei passaggi di studio del contesto emotivo, ora di autocompiacimento sincero, ora di redimente autosarcasmo… e spesso si era addormentato senza essere stanco.
Tutto doveva perdersi nel nulla, perché così era stato voluto e scritto.

Il Guru, 01/08/2006