giovedì 22 febbraio 2007

Un Professore, un Uomo

Una di quelle persone che -senza retorica- scopri subito di avere il piacere di conoscere, di aver frequentato, per un po', anche se solo nel classico ruolo di "studentessa".
Il mio primo ricordo di lui: prima lezione del corso di Filosofia Morale, ottobre 1984.
Arriva, osserva la platea, si presenta e inizia a spiegare la differenza fra "etica" e "morale". Probabilmente, un suo cavallo di battaglia per studenti di Filosofia alle prime armi. La spiegazione dura non più di tre minuti. Pausa. Ci guarda, ci prende in giro: "Adesso sarei veramente curioso di sapere cosa state scrivendo, ma che appunti prendete? Qualcuno mi legga cosa ha scritto...". Risatine di imbarazzo, lui serio ma divertito, ci ha spiazzati...
Mi piacque molto, proprio il suo modo di fare. Uno dei pochissimi che, dopo anni, anche se non sapeva esattamente tu chi fossi, ti salutava cordialmente per strada, come un amico.

Il nostro ultimo contatto, via SMS e via mail.
Avrei voluto frequentarti di più, Flavio, oggi sono una dei tanti che lo sta dicendo o pensando, e credo sia il più bel pensiero alla tua memoria.

Grazie di essere stato con noi, torna presto.

Ciao Professore

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